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Nella prima puntata di questa serie abbiamo visto come funziona il calcolo delle derivate nei software di deep learning, e le differenze tra differenziazione simbolica, numerica, ed automatica. In questa seconda parte, passiamo ad una implementazione didattica in puro Python di un meccanismo di reverse-mode autodiff simile nell'interfaccia a quello reso celebre da PyTorch.


PyTorch è un framework di deep learning, sviluppato principalmente dal Facebook AI Research (FAIR) group, che ha guadagnato una enorme popolarità fra gli sviluppatori grazie alla combinazione di semplicità ed efficienza. Questi tutorial sono dedicati ad esplorare la libreria, partendo dai concetti più semplici fino alla definizione di modelli estremamente sofisticati.

Nella quinta parte, introduciamo una delle novità più attese di PyTorch 1.0: il just-in-time compiler per ot…

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In pochissimo tempo PyTorch è diventato una delle librerie più usate per il deep learning, e si avvicina ormai il rilascio della prima versione stabile. Il codice per la versione 1.0 è in realtà già disponibile da qualche giorno in developer's preview, e noi ne abbiamo approfittato per testare una delle novità più attese: il just-in-time compiler per ottimizzare i modelli e portarli in produzione!

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Negli ultimi anni, il graph machine learning ha riscosso grande interesse nella communità di ricerca, grazie alla sua capacità di modellare nativamente ogni tipo di informazione espressa sotto forma di un grafo (solo per citare alcuni esempi: amicizie ed interessi sui social network, reti di sensori, citazioni fra articoli, struttura di molecole e proteine...). Tantissimi gli approcci al tema, dai graph kernel alle "italianissime"

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PyTorch è un framework di deep learning, sviluppato principalmente dal Facebook AI Research (FAIR) group, che ha guadagnato una enorme popolarità fra gli sviluppatori grazie alla combinazione di semplicità ed efficienza. Questi tutorial sono dedicati ad esplorare la libreria, partendo dai concetti più semplici fino alla definizione di modelli estremamente sofisticati.

Nella quarta parte introduciamo una serie di strumenti essenziali per lavorare con le immagini: dataset già pronti, reti conv…

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